lunedì 9 gennaio 2017

Dialogo in libreria (Santa Maradona)

 

    

Guardi attentamente il filmato due volte e risponda alle domande:

            1. Perché uno dei personaggi vuol comprare  il libro di Bill Gates?

            2. Che cosa dice uno dei personaggi dei libri e delle librerie?
           
            3. Perché la cliente si rivolge ai ragazzi? Qual è la confusione della cliente riguardo               ai  titoli?

            4. Che cosa pensa uno dei personaggi dei libri new age e i bestseller?

            5. Citi 3 espressioni volgari adoperate.

            6. Citi 4 espressioni formali adoperate.
           
            7. Quanti libri comprano?





Chiavi:

1. Perché Bill Gates è l’uomo più ricco dell’universo, dunque ci sarà una buona idea dentro.

2. Mi stanno sul culo i libri, sono troppo cari. È normale che la gente se ne compra uno all’anno e si compra Umberto Eco.
Mi stanno molto sul culo queste librerie con questi commessi bastardi che appena entri ti dicono ti dicono “Desidera?”

3. La prima confusione è che la cliente scambia i ragazzi per commessi. Inoltre la cliente cerca La profezia dei celestini e c’è un piccolo problema di confusione sul titolo: la cliente si confonde fra La compagnia dei celestini di Stefano Benni, Feltrinelli e La profezia di Celestino di James Retfield, Corbaccio.

4. Il libro La profezia di Celestino è  un libretto new age del cazzo. La compagnia dei celestini è un best seller e questo genere di libri non sono di qualità

5. Mi stanno sul culo i libri
Mi stanno molto sul culo queste librerie con questi commessi bastardi che appena ti dicono ti dicono “Desidera?”

I libretti new age del cazzo non ce li abbiamo

Ma vada al diavolo anche Lei!

6. Scusi, c’è un libro che sto cercando ma non riesco a trovarlo
Dica, signora, dica pure
Grazie. C’è un libro che vorrei (…) ma mi dispiace non ricordo il titolo
Signora, temo ci sia un piccolo problema (…)
Scusi un attimo, La prego
Prego, grazie signora. Si accomodi
Posso esserLe utile?

7. Nessuno. I libri sono troppo cari. Ne rubano tre e se ne regalano uno a vicenda.







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